eBook
Libro in formato digitale
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Ridurre l’Iva per gli ebook
Negli Stati Uniti qualche mese fa Amazon annunciava che il libro digitale aveva superato come vendite, nel Kindle Store, il libro cartaceo, anche nel resto del mondo il mercato degli ebookdecolla, e perfino in Italia, nonostante le risapute carenze in ambito digitale del Bel Paese, qualcosa alfine si muove.
L’editoria digitale in Italia attualmente rappresenta, secondo i dati dell’AIE (Associazione Italiana Editori) solo lo 0,1% del fatturato, ma si sta definendo un mercato per i contenuti digitali che siano anche realizzati in Italia, e il prossimo Natale si prevede un aumento deciso nella vendita del libro elettronico. -
L’ebook non è un libro
Da quando è nato l’ebook la domanda che un po’ tutti si pongono è se il libro digitale riuscirà a scalzare nelle vendite quello cartaceo, o addirittura ne provocherà la sparizione. Ogni tanto leggiamo annunci di piattaforme di ecommerce che ci informano come la vendita degli ebook abbia superato quella dei libri cartacei, di contro alcuni esperti del settore ci ricordano che sarà molto difficile che gli ebook possano sostituire i libri stampati, perché questi ultimi sono di gran lunga i preferiti dagli amanti della lettura, rispetto al formato digitale, per cui lo sviluppo del mercato degli ebook avrebbe il solo effetto di contribuire all’aumento della vendita dei libri tradizionali.
In realtà siamo in una fase in cui il vecchio sistema di pubblicazione dei libri è entrato in crisi, ma il nuovo prodotto non è ancora in grado di affermarsi, in maniera non molto diversa da quanto accade nel campo della vendita di Dvd e Cd, sostanzialmente.
Probabilmente il punto nodale è dato dalla incapacità di pensare un modello di vendita differente da quello tradizionale, laddove il prodotto venduto è strutturalmente diverso.
Un po’ tutti gli editori, spaventati dalla potenzialità del libro elettronico di poter essere copiato facilmente e conseguentemente distribuito in un numero di copie indeterminato, si sono accostati con molta titubanza a questo nuovo mercato, più che altro spinti dalla necessità di non lasciare un vantaggio ai concorrenti, cercando prima di tutto di imporre divieti e limitazione che, in ultima analisi, hanno per lo più l’effetto di tagliare le gambe al mercato degli ebook. -
Modificare le opere per combattere la pirateria. E i diritti degli artisti?
Furto della proprietà intellettuale
La Commission on the theft of American intellectual property, un comitato indipendente del Congresso statunitense, a maggio 2013 ha presentato un rapporto nel quale si stimano in oltre 300 miliardi di dollari l'anno i danni conseguenti alla pirateria. I principali accusati sono: Cina, Russia, India. La retorica, la medesima di sempre: il furto della proprietà intellettuale comporta la perdita di milioni di posti di lavoro americani (sei milioni secondo Technet.org). L'obiettivo della Commissione è quello di trovare delle soluzioni per difendere il lavoro degli americani, "incluso metodi cibernetici".
Il rapporto è la summa del lobbismo americano in materia di proprietà intellettuale e descrive i vari metodi per una migliore tutela del copyright. In particolare incoraggia lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per individuare prodotti contraffatti, e la realizzazione di riforme normative per consentire comportamenti attivi contro i ladri di proprietà intellettuale.
Di che stiamo parlando esattamente? Nel rapporto le misure alle quali si fa riferimento non sono dettagliate, ma si va dalla fotografia del soggetto che ha rubato proprietà intellettuale utilizzando la videocamera del proprio computer, fino al danneggiamento fisico del computer medesimo, misure in genere non permesse dagli attuali ordinamenti giuridici.