Internet informa meglio della TV

telegiornaliSe qualcuno si fosse mai posto il problema di quale media informa meglio gli italiani, adesso l’Isae, un “ente pubblico di ricerca che svolge principalmente analisi e studi a supporto delle decisioni di politica economica e sociale del Governo, del Parlamento e delle Pubbliche Amministrazioni”, come si legge sulla home page del suo sito, ci vuole dare una possibile risposta grazie ad una ricerca presentata qualche giorno fa a Roma.
L’Isae ha svolto uno studio per stabilire quale è il grado di conoscenza degli italiani circa l’andamento dei principali fenomeni macro-economici, in particolare in relazione alla crisi mondiale in corso. Secondo questo studio tale conoscenza è “lungi da essere completa e omogenea: solo il 30% di cittadini è in grado di rispondere a una domanda sul recente andamento di Pil, inflazione e disoccupazione”.


Dai dati della ricerca emerge che gli italiani sottovalutano l’impatto della crisi sull’andamento del Pil nel 2009, il 30% addirittura ritiene erroneamente che l’Italia sia cresciuta dal punto di vista economico, altri ritengono che il calo del Pil sia limitato al 2% (in realtà è di circa il 5%).
Si evidenzia, inoltre, un vistoso gap tra le varie categorie di individui, per cui la conoscenza dei fenomeni economici è maggiore nei lavoratori autonomi, specie uomini, con un grado d'istruzione medio alta e residenti nel centro-nord. Pacificamente si rileva anche che la conoscenza risulta maggiore per chi è maggiormente coinvolto nella questione, come per i disoccupati relativamente ai dati della disoccupazione.

I dati dimostrano, secondo Tito Boeri, docente di economia del Lavoro della Bocconi,  che il livello di conoscenze è più basso tra coloro che utilizzano la televisione come fonte primaria di informazione (che per inciso in Italia è la maggioranza assoluta dei cittadini), mentre, al contrario, rivela buone conoscenze chi usa internet come fonte di informazioni.