La sentenza della terza sezione civile della Corte di Cassazione, n. 5525 del 2012, depositata in data 5 aprile 2012, si occupa della vicenda di un politico il quale, arrestato nel 1993 per corruzione, viene poi prosciolto. Un articolo del Corriere della Sera sempre del 1993, dava conto dell'arresto, ma ovviamente non degli sviluppi successivi. Il politico in questione ricorre al Garante per la privacy, chiedendo prima di tutto il blocco del trattamento dei dati personali, ricorso che viene respinto. Di seguito impugna la decisione in tribunale, anche in tal caso con esito negativo, fino a giungere in Cassazione.
Il ricorrente lamenta che l'articolo in questione, spostato nell'archivio del giornale, è indicizzato ancora dai motori di ricerca, e quindi la sua riproposizione continua, senza dare atto degli sviluppi positivi, getterebbe discredito sulla sua persona.