L’ennesima vicenda di oscuramento di articoli in rete fa discutere la blogosfera di libertà di informazione e censura, ma forse si perde di vista l’aspetto più rilevante, quello giuridico.
Andiamo per ordine.
Tra febbraio e marzo del 2010 il blog di letteratura SulRomanzo.blogspot.com pubblica, a mezzo dell’intervista ad una collaboratrice del blog, la storia di un presunto plagio letterario operato da parte di due professori universitari a danno della collaboratrice medesima quando era studentessa. L’Espresso riprende la storia, e i professori accusati reagiscono nelle sedi giudiziarie. Qualche giorno fa il titolare del blog SulRomanzo riceve la notifica da parte di Google, di cui fa parte la piattaforma per blog Blogspot(cioè Blogger), della rimozione dei due post, a seguito di un ordine impartito dall’autorità giudiziaria italiana:
“Blogger – Complaint Received
“Hello, We'd like to inform you that we've received a court order regarding your blog ….. . In accordance with the terms of the court order, we've been forced to remove the following posts:
……………..
A copy of the court order we received is attached. Thank you for your understanding.
Sincerely, The Blogger Team”
I due post in questione vengono effettivamente oscurati, o forse addirittura rimossi del tutto, dicono in rete, poiché parrebbe inaccessibile anche la loro cache e non risulterebbero negli indici del motore di ricerca. Dopo qualche tempo il secondo articolo, invece, ritorna online e lo è tutt’ora.